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Gian Giacomo egg

Sulle orme di Gian Giacomo Egg: visite guidate per esplorare il passato di Piedimonte

La filanda, il cotone, l’acqua e un’inossidabile visione imprenditoriale

Gian Giacomo Egg, un nome che per i Piedimontesi porta alla mente uno dei periodi storici più interessanti da approfondire e da cui prendere spunto. Perché la storia non è ricordare dati e guerre, ma esplorare le radici di fenomeni che spingono un popolo ad attraversare il tempo, sperimentando una delle cose più affascinanti della vita: il cambiamento.

E prendendo spunto dal passato, salvaguardando il concetto di “memoria” si può far mente locale ed esprimere quelle potenzialità latenti che un territorio offre.

Agli inizi del XIX secolo i residenti di Piedimonte d’Alife non potevano immaginare che nel giro di pochi anni la cittadina avrebbe sperimento un favorevolissimo periodo di espansione economica, grazie alla visione dell’imprenditore venuto dalla Svizzera, seguito poi da un manipolo di maestranze. Le intuizioni divennero fatti, e la filanda impiantata nei locali di un convento, abbandonato da pochi anni, divenne uno snodo fondamentale per l’economia del Regno delle Due Sicilie.

Come accadde tutto ciò? Chi furono gli attori principali di questo cambiamento? Cosa possiamo imparare da questa cornice storica?

Sono domande a cui risponderemo questa domenica 23 settembre. Ripercorreremo il tutto nell’ambito di una delle Giornate Europee del Patrimonio, nata grazie alla sinergia fra Soprintendenza e Associazione culturale Byblos, con il patrocinio della città di Piedimonte Matese.

Lo faremo attraverso delle visite guidate, che avranno inizio in Largo San Domenico, nei pressi del Mu.Ci.Ra.Ma (Museo Civico Raffaele Marrocco) nei seguenti orari: 10:00, 12:00, 16:00, 18:00, 20:00, e dureranno sulle due ore ciascuna.

Itinerario: Museo Civico, Via Cila, Villa Berner, Acquedotto del Maretto, Via de Cesare, Piazza del Carmine, Villa Comunale, Cimitero detto “degli Svizzeri”- Via San Marco.

Per aggiornamenti: pagina evento

Per prenotazioni potete contattarci sulla pagina Facebook Associazione culturale Byblos, oppure inviarci una e-mail all’indirizzo: byblosidee@libero.it

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